RICERCA
La Fondazione Edamus promuove ricerca scientifica e innovazione con un forte impatto sociale, sostenendo il Sistema Cibo e i suoi attori nello sviluppo di percorsi orientati alla sostenibilità. Attraverso attività integrate di ricerca, formazione e divulgazione, la Fondazione valorizza il settore alimentare, agricolo e ambientale, favorendo la sperimentazione e la nascita di laboratori e centri permanenti dedicati all’innovazione.
La Fondazione sostiene progetti di comunicazione, eventi e pubblicazioni orientati alla diffusione della cultura scientifica e della ricerca, contribuendo alla creazione di reti e collaborazioni a livello regionale, nazionale ed europeo, con l’obiettivo di accompagnare il sistema agroalimentare verso un futuro più sostenibile e inclusivo.
I progetti
La Fondazione Edamus guida attualmente cinque progetti di ricerca:
- Il progetto MEIA, nato per affrontare le sfide globali che stanno trasformando il settore agroalimentare. Obiettivo principale è la creazione di un Osservatorio sulle Denominazioni di Origine, il cui obiettivo sarà quello di fornire supporto ai Consorzi di Tutela e alle imprese che si dedicano alle DO, definendo, migliorando e trasferendo competitività e alternative efficienti nelle diverse fasi della filiera per rispondere ai bisogni dei produttori e dei consumatori contestualmente ai cambiamenti e alle future sfide del sistema agroalimentare. Per realizzare questo supporto verrà realizzata una pagina dedicata in grado di fornire informazioni sulla tracciabilità e sul posizionamento dei prodotti, grazie alla quale sarà possibile monitorare le etichette per verificarne l’autenticità e favorire così la tutela dei diritti di proprietà intellettuale.
- Il progetto Consorzio di Tutela Carciofo di Paestum IGP intende ricercare una dimostrazione peculiare dell’aumento della temperatura e degli accumuli del calore nell’areale di produzione del Carciofo di Paestum IGP. Questo approfondimento può inserirsi nella più ampia domanda di analisi e strumenti conoscitivi specifici per approfondire la stretta relazione tra produzione agricola e incertezza delle condizioni meteo-climatiche. La disponibilità di questi strumenti può supportare la capacità di gestione delle risorse naturali (acqua e suolo, in primo luogo), la difesa fitosanitaria e la gestione del rischio di eventi estremi calamitosi in agricoltura e rappresenta per le aziende agricole un fattore chiave di competitività, di eco-sostenibilità e di resilienza ai cambiamenti climatici.
- Il progetto Consorzio di Tutela Melannurca Campana IGP nasce con l’intento di sostenere una ricerca finalizzata a verificare la percorribilità di una proposta di variazione del sesto di impianto di meleti certificati al fine di migliorare la qualità della produzione senza la necessità di ricorre a input chimici. A parità di produzione a ettaro, potrebbe essere aumentato il numero di piante in modo che, riducendo la resa a pianta, aumenta la qualità e il valore merceologico del prodotto.
- Il progetto Consorzio di Tutela Colline Salernitane DOP intende promuovere una ricerca finalizzata a introdurre un sistema di raccolta meccanizzato, che possa consentire di ridurre i costi e i tempi di raccolta, oltre a salvaguardare la salute degli operatori in campo. Contraendo il periodo della raccolta, aumenta la sostenibilità ambientale della coltura in quanto si riduce la necessità di effettuare trattamenti contro la mosca dell’olivo, permettendo così di destinare una maggiore quantità di olive alla denominazione DOP e non a quella convenzionale.
- Il progetto Consorzio di Tutela Nocciola di Giffoni IGP ha lo scopo di promuovere una ricerca finalizzata a definire il prezzo minimo di remunerazione dei corilicoltori per il prodotto atto a divenire IGP. L’obiettivo della ricerca è quello di individuare le variabili che influiscono maggiormente sulla determinazione del prezzo minimo, quali i costi di produzione e certificazione, le condizioni climatiche, le rese per ettaro, la qualità ottenuta, in modo da standardizzare mediante un algoritmo il calcolo del prezzo minimo individuato come consono per valorizzare l’attività primaria e consentire di ottenere un plus economico a vantaggio dell’agricoltore.





